14:40 (ANSA) - ROMA (MF-DJ)--Nell'apprendere che i dirigenti della Societa' hanno aderito ad un accordo che, anche se in misura modesta ma significativa, va nella direzione dei dipendenti sui quali sta gravando il contratto di solidarieta', Asati, che ha piu' volte manifestato pubblicamente e nella recente assemblea del 16 aprile scorso l'urgenza di un segnale forte in questa direzione, esprime plauso verso tutti i dirigenti che concretamente e con questa azione dimostrano sensibilita' e particolare attenzione nel condividere i sacrifici di tutti i loro collaboratori e quindi di tutti gli azionisti. Secondo Asati, si legge in una nota, in questo momento caratterizzato da una difficile situazione economica/finanziaria sia del Paese sia dell'azienda, si puo' fare ancora molto per aumentare la motivazione dei dipendenti, rafforzare il senso di appartenenza, migliorare la coesione e il clima aziendale, fattori determinanti per la crescita e lo sviluppo. Su questa linea, bene si colloca l'imminente lancio del piano di azionariato verso i dipendenti che si attuera' nei prossimi mesi e che dovrebbe essere riproposto tutti gli anni e finanziabile, su base volontaria, anche con il Tfr. Inoltre, al fine di allineare Telecom I. ai Paesi europei piu' avanzati che vedono l'azionariato dei dipendenti partecipare significativamente con il 3-4% del capitale totale (oggi per TI questo dato e' circa lo 0.5%), occorre prevedere, anche su base volontaria, l'assegnazione di azioni ordinarie utilizzando quota parte del sistema premiante (premio di produzione/risultato), Mbo, bonus, etc. Riteniamo che Telecom I. sta recependo positivamente i suggerimenti di Asati e in un momento particolare in cui l'azionista di controllo e' in fase di assestamento e il futuro verso una pubblic company si presenta ancora con molte anomalie e non ha ancora una cornice definita chiaramente, possiamo concretamente e congiuntamente proseguire per costituire in un breve periodo un nucleo stabile e fidelizzato di azionisti dipendenti che puo' affermarsi con il 3-4 % del capitale totale e finalizzare un punto fermo e un obiettivo mancato di una "privatizzazione imperfetta". com/gug (fine) MF-DJ NEWS 3014:40 apr 2014 |